Antartide chiama… chiama… Albareto
Antartide chiama… chiama… Albareto
di Cristina Sanvito
Base Concordia – Antartide
Giovedì 9 aprile si è svolto nella scuola secondaria di primo grado di Albareto un evento emozionante e molto atteso dai ragazzi di terza: una videoconferenza con gli “invernanti” di Base Concordia, la remota stazione antartica italo-francese situata a 3.300 metri di quota nel cuore del plateau antartico, in condizioni climatiche proibitive, con temperature inferiori a – 80°.
Grazie al collegamento audio e video via skype, che ha consentito di superare una distanza di più di 16.000 km, i ragazzi hanno potuto parlare con i 6 ricercatori e tecnici italiani della base. Questi, insieme ai colleghi francesi e a un medico inglese dell’ESA (Agenzia Spaziale Europea), affrontano un’esperienza estrema, restando isolati dal resto del mondo e irraggiungibili per nove mesi, quattro dei quali nel buio totale dell’inverno antartico.
Base Concordia è un luogo straordinario per le ricerche di astronomia, climatologia e glaciologia. Qui sono stati effettuati i carotaggi di ghiaccio che, scendendo fino a 3.200 m nella calotta polare, hanno consentito lo studio dei cambiamenti climatici degli ultimi 800.000 anni. La piccola comunità di Concordia viene attentamente studiata dall’ESA, perchè affronta condizioni di isolamento in un ambiente ostile molto simili a quelle che affronteranno i futuri equipaggi delle missioni verso Marte. Le persone più vicine agli “invernanti” sono gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, che ruota a soli 400 km di distanza dalla terra. E infatti, prima del collegamento con Albareto, base Concordia ne aveva avuto un altro, con… Samantha Cristoforetti!
Al momento del collegamento con Albareto a Concordia era sera e la temperatura esterna era di – 70°.
Lo station leader Mario Salza, un fisico dell’atmosfera, un climatologo, un astronomo, il cuoco e il medico della base hanno risposto con chiarezza, disponibilità e simpatia alle tante domande che i ragazzi hanno rivolto loro. Le domande hanno riguardato la vita quotidiana nella base (la giornata tipo, le uscite all’aperto, gli svaghi, la cucina, l’abbigliamento), il funzionamento della struttura (riscaldamento, elettricità, riciclo delle acque) e le ricerche scientifiche attualmente in corso. Il collegamento si è concluso con l’invio di alcune suggestive immagini antartiche: la sterminata distesa di ghiaccio che circonda Concordia, la nitidissima visione notturna della via Lattea e una meravigliosa aurora australe.
Soddisfazione tra gli studenti, che hanno partecipato all’evento – al quale era presente anche il Preside prof. Setti – con grande attenzione ed interesse.
La straordinaria videoconferenza è stata possibile grazie al supporto tecnico del PNRA (Piano Nazionale Ricerche in Antartide) e dell’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile).
I ragazzi di Albareto in videoconferenza con Base Concordia
Il collegamento con Base Concordia si è stato il momento conclusivo di varie attività svolte sul tema dell’Antartide. La classe terza di Albareto ha infatti partecipato a FabAnt (Fabolous Antarctica), un progetto di divulgazione scientifica volto a promuovere la conoscenza e la cultura delle regioni polari, predisposto dal MIUR (Ministero per l’Istruzione, Università e Ricerca), dal Museo Nazionale dell’Antartide e dal PNRA (Piano Nazionale di Ricerca in Antartide).
Le insegnanti Cristina Sanvito e Monica Ferrari, servendosi di libri, poster, cartoline forniti dal PNRA, di internet, e del blog della prof. Alessia Cicconi, un’insegnante inviata in Antartide presso la base costiera Zucchelli nell’ambito di FabAnt, hanno affrontato tematiche interdisciplinari di grande interesse e attualità, che solitamente vengono trattate in modo marginale nei libri di testo. E’ stato così possibile ai ragazzi ampliare le loro conoscenze geografiche e geologiche, documentarsi e fare ricerche storiche sulle eroiche imprese di esploratori come Scott, Amundsen, Shackleton, leggere pagine dei loro diari e attuare alcune esperienze di laboratorio sulla termoregolazione degli animali polari.
Si è trattato di un’esperienza formativa coinvolgente e, crediamo, indimenticabile.
La terza di Albareto, una classe polare!
Al lavoro in aula, con ricerche ed esperimenti polari
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