Assegnazione docenti, dal MIUR poco rispetto per la scuola e per chi ci lavora (Comunicato Cisl)
Le tanto attese “linee guida” sull’assegnazione dei docenti da ambito a scuola si sono rivelate, nell’incontro di oggi al MIUR, un mero elenco di indicazioni operative rivolte alle scuole, prive di alcuna effettiva cogenza se non per quanto riguarda il rispetto delle scadenze, sulla cui praticabilità è lecito peraltro nutrire fondati dubbi.
In nessun conto è stato tenuto il lavoro svolto per più di un mese al tavolo di una sequenza contrattuale che avrebbe consentito di mettere a punto procedure contrassegnate da funzionalità, ma anche da oggettività, imparzialità e trasparenza. Si tratta di requisiti indispensabili per la gestione efficace e corretta di adempimenti amministrativi di indubbia delicatezza, al punto che l’ANAC nelle sue linee guida su trasparenza e anticorruzione li inserisce nell’elenco dei “processi a maggior rischio corruttivo per le istituzioni scolastiche”. Si capisce pertanto come sarebbe stato preciso interesse, prima di tutto degli stessi dirigenti scolastici, potersi muovere in un quadro di regole certe, meglio ancora se definite in sede pattizia.
Il MIUR sceglie invece, con una superficialità che denota scarso rispetto per la scuola e per chi ci lavora, di scaricare sui dirigenti scolastici la gestione di questi adempimenti, imponendo nel contempo scadenze che sono assolutamente inconciliabili con i tempi di cui si dovrebbe poter disporre per operare in modo serio.
In meno di tre giorni, infatti, il dirigente dovrebbe esaminare i curricula pervenuti da parte dei docenti , effettuare le proposte agli aventi diritto, affidare l’incarico e darne notizia all’Ufficio Scolastico Regionale, che dovrà a sua volta provvedere – sempre in un giorno – a definire gli incarichi per tutti gli altri docenti.
Quanto agli insegnanti, per i quali già il venir meno di una titolarità di scuola costituisce una modifica di status non irrilevante, gli stessi si vedranno costretti, per avere una sede di servizio, ad affrontare un percorso a ostacoli che prevede la presentazione a una o più scuole del loro ambito di un proprio curriculum, in modi e tempi ancora tutti da definire con precisione.
Quello che si sa, invece, è che dopo l’invio della candidatura il docente dovrà, nell’arco di 48 ore, verificare se è destinatario di uno o più proposte di incarico e comunicare la propria accettazione, sapendo che nel frattempo potrebbe essere convocato per un colloquio.
Del tutto assente l’indicazione di criteri con cui gestire e graduare una pluralità di candidature fra loro concorrenti. Lo stesso dicasi per quanto riguarda le modalità con cui gli USR procederanno ad attribuire la sede di servizio ai docenti senza proposta di incarico o che non abbiano inviato il proprio curriculum. Nemmeno da precari gli insegnanti avevano un simile trattamento!
Trova conferma il giudizio con cui avevamo da subito valutato l’introduzione di una modalità di gestione del personale che, oltre a penalizzare i lavoratori, non apporta alcun vantaggio in termini di efficacia alla programmazione e alla gestione dell’offerta formativa. Un meccanismo inutilmente farraginoso, che solo per un ostinato arroccamento ideologico del Governo e del Ministro si vuole imporre a tutti i costi da subito, quando sarebbe stato quanto mai necessario, opportuno e ragionevole concedersi un supplemento di riflessione.
Per fare una buona riforma non basta semplicemente “cambiare le cose”, bisogna cambiarle in meglio. In questa vicenda sta accadendo esattamente l’opposto.
Roma, 20 luglio 2016
Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola
Queste le probabili indicazioni del MIUR alle scuole
Nell’incontro di informativa questa mattina al MIUR, sono stati illustrati i contenuti di una nota che dovrebbe essere emanata entro oggi, con la quale si forniscono indicazioni alle scuole per l’individuazione, ai sensi dei commi da 79 a 82 della legge 107/2015, dei docenti titolari di ambito a cui assegnare l’incarico triennale su sede. Si tratta di indirizzi comuni validi per l’a.s. 2016/17 che “possono” essere utilizzati dai dirigenti scolastici e che sono prescrittivi solo per quanto riguarda i termini di chiusura delle relative operazioni (vedi tabella allegata).
La sequenza delle operazioni prevede due fasi:
Fase 1 – operazioni delle scuole (chiamata da parte dei dirigenti scolastici)
Fase 2 – operazioni degli USR.
Per ciascuna delle due fasi è previsto un primo turno, che riguarda i docenti titolari di ambito già in ruolo entro il 2016/17, e un secondo turno per i neo assunti 2016/17 da GM e da GaE.
Fase 1
I dirigenti scolastici pubblicano sul sito della scuola, prima della pubblicazione dei movimenti di ciascun ordine e grado di scuola, un AVVISO contenente la disponibilità dei posti vacanti sull’organico dell’autonomia con l’indicazione delle “competenze” ritenute più idonee rispetto al PTOF e al Piano di Miglioramento, utilizzando l’elenco esemplificativo disponibile nell’allegato A alla circolare MIUR. L’elenco è suddiviso in esperienze didattiche, titoli di studio e certificazioni, attività di formazione.
I requisiti possono anche essere ordinati per priorità. L’amministrazione è ancora in dubbio se indicare un numero minimo/massimo di requisiti. L’AVVISO deve contenere, inoltre, l’indirizzo di posta elettronica a cui il docente interessato potrà inviare la propria candidatura.
Gli USR, entro due giorni lavorativi dalla pubblicazione dei movimenti, assegnano alle scuole i docenti titolari di ambito beneficiari della Legge 104/92 (per disabilità personale o per assistenza al coniuge e ai figli) nonché ai docenti trasferiti ai sensi dell’art. 9 dell’OM sulla mobilità (disponibilità ad essere assegnati su corsi serali, per adulti, scuole carcerarie, scuole ospedaliere). In caso di concorrenza l’assegnazione è disposta in base al punteggio della mobilità.
Le variazioni delle disponibilità di posti conseguenti alle operazioni di cui sopra sono comunicate ai Dirigenti scolastici che aggiornano l’AVVISO pubblicato.
I docenti titolari di ambito possono predisporre il proprio curriculum in cui dichiarare il possesso di eventuali requisiti. Il curriculum, per cui non è previsto un modello specifico (verrà richiamato lo schema del curriculum vitae europeo), deve essere allegato in formato PDF su istanze on line. L’amministrazione non era in grado di comunicare la data di apertura della funzione su Istanze on Line.
I docenti possono inviare a uno o più dirigenti la propria autocandidatura con il curriculum allegato. L’invio della candidatura equivale a disponibilità all’accettazione di eventuale proposta del dirigente scolastico (con possibilità di scelta in presenza di più proposte ricevute).
Il dirigente scolastico, esamina i curriculum, a partire dalle candidature ricevute e, anche a seguito di colloquio (facoltativo sia per il dirigente che per il docente), individua, con scelta motivata, il docente/i docenti a cui proporre l’incarico triennale e invia la proposta al primo docente prescelto.
I docenti inviano al dirigente scolastico, entro i tempi strettissimi previsti dalla nota MIUr (massimo 2 giorni), accettazione dell’incarico.
Entro il giorno seguente, i dirigenti scolastici pubblicano sul sito della scuola, e comunicano agli USR tramite apposita funzione SIDI, i nominativi dei docenti a cui hanno affidato l’incarico triennale.
Fase 2
• Gli USR assegnano d’ufficio, in base al punteggio della mobilità e all’ordine delle scuole previsto nel bollettino ufficiale di ciascun ambito, la sede dell’incarico triennale ai docenti titolari di ambito che non hanno ricevuto la “chiamata” da parte del dirigente scolastico.
Siamo in attesa di verificare se e quanto queste indicazioni, compresa la tempistica, subiranno modifiche nella stesura definitiva della nota del MIUR.